Ecco di cosa mi occupo...

Ho sempre creduto di essere destinato ad avere un impatto nel mondo e sulle persone che mi circondano

Che fosse attraverso lo sport, i miei hobby o qualcos'altro, non lo sapevo. Ma sapevo che volevo che la mia vita avesse un significato e uno scopo.

Quindi ho fatto tutte le cose "giuste".

Sono andato a scuola, sono rimasto fuori dai guai, ho preso buoni voti e poi ho avuto la fortuna di andare all'università.

Dopo la laurea ho trovato un "buon lavoro" e ho fatto del mio meglio per essere un dipendente laborioso e produttivo.

Ma nel giro di 1 anno dall’inizio della mia vita lavorativa da "dipendente" mi ero già assuefatto al mood “lavora duro, fatica, sgobba e poi le cose andranno bene da sole”

Le serate e i fine settimana con gli amici e la famiglia erano divertenti, il lavoro non era male, ma mi rendevo conto che qualcosa mancava

Certo, io e la mia compagna potevamo pagare l'affitto e fare la spesa, ma non c'era molto da risparmiare o da sperperare, insomma ero sempre sull’orlo della liquidità minima sul conto corrente…figurarsi allargare la famiglia!

Da un lato quindi ho iniziato a “volere di più” sia in termini di carriera che di stipendio e a confrontarmi con la domanda “come faccio a diventare come i miei capi con stipendi pari al doppio o al triplo del mio o come alcuni loro colleghi che lavoravano in altre aziende con cui avevo contatti quotidiani?”

Dall’altro osservavo alcuni miei colleghi e ascoltavo quello che loro dicevano in merito alla carriera e alla crescita economica, cose del tipo:

"... non ho le conoscenze giuste"

- "…sono troppo vecchio"

- "…sono troppo giovane"

- "…parto da troppo in basso"

- "…sono sfortunato"

- "…non sono fatto per queste cose"

- "…non c’è meritocrazia"

- "…non ho i titoli e la laurea giusta"

-“…non voglio troppi pensieri, alle 5 stacco e me ne vado a casa”

-“…solo se apri un’azienda tua fai i soldi e puoi metterti qualcosa da parte”

-“…da dipendenti non si diventa ricchi”

Insomma, c’era qualcosa che mi sfuggiva.

Mi piaceva lavorare, adoravo avere a che fare con i colleghi, vedere i progetti che prendevano forma e, anche se non era ancora tutto rose e fiori, sapevo che doveva esserci un modo per ottenere quello che volevo, ma non sapevo quale fosse.

Studiando, applicando, sbagliando e sperimentando giorno dopo giorno alla fine le cose sono incominciate a cambiare e in meno di 3 anni, dal 2015 al 2018 sono passato dall’essere un “normalissimo” impiegato a diventare dirigente e a veder triplicato il mio stipendio.

Non solo…il mio conto in banca ha iniziato magicamente a rimpinguarsi e non ero più costantemente al verde.

Ho capito che le cose sono iniziate a cambiare quando ho applicato un metodo ed una strategia precisa e da allora questo approccio per me è rimasto invariato.

Ma la parte migliore di tutto ciò è che ho iniziato a godermi il mio lavoro e conseguentemente la vita in famiglia, il tutto senza essere un plurilaureato con 5 master, ma una persona normale, proprio come te.

È scoraggiante, infatti, vedere come la maggior parte dei dipendenti al giorno d'oggi, oltre a non avere una visione positiva nel proprio futuro creda che possedere un’impresa, fare l’imprenditore, fare trading o altre attività "esotiche" siano gli unici modi per avere successo e raggiungere la tranquillità economica.

Quello che ho intenzione di trasmetterti sono gli strumenti per ribaltare questo stato e le azioni che dovrai intraprendere (ovviamente il tutto condito da esempi pratici e facilmente replicabili). Sappi che tutto ciò è possibile continuando a fare quello che stai facendo senza nessuna attività parallela. 

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